L’Italia è un Paese meraviglioso, ricco di storia e di cultura, esposte tanto in grandi città meta di milioni di turisti ogni anno quanto in piccoli borghi, paesi e frazioni sparsi lungo tutta la penisola. Ma mentre le grandi città e le aree centrali presentano più facilmente economie attive e in buona salute, per i piccoli centri e le aree più periferiche un mix di condizioni storiche, sociali e geografiche rischia di lasciarle sempre più distanti da quelle a crescita più elevata.
Queste zone si chiamano aree interne, e costituiscono un importante ambito in cui occorre investire in modo efficace per far crescere tutto il Paese.
La politica delle Aree Interne
La politica delle Aree Interne, sviluppata dal Governo Italiano negli ultimi anni, ha come principale obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle comunità residenti in queste zone, contrastandone i rischi di spopolamento e progressiva marginalità.
In Italia le Aree Interne sono “quei territori relativamente più lontano dai centri di offerta di alcuni servizi essenziali, identificando i centri di offerta e i servizi essenziali e classificando il restante territorio in base alla distanza relativa in termini di tempi di percorrenza stradale da tali centri” (NUVAP, 2021).
Nonostante la loro marginalità geografica, sono comunque importanti, perché in esse secondo l’Istat vivono poco più di 13 milioni di persone, pari a quasi il 23% della popolazione italiana. In sostanza, più di un italiano su cinque vive in un’Area Interna.
Un’Area Interna è quindi definita come un’area geografica caratterizzata da un insieme di fattori di svantaggio, quali la ridotta densità demografica, la bassa presenza di servizi e infrastrutture, la scarsa diversificazione economica, la difficile accessibilità e la limitata capacità di attrazione di investimenti e di talenti.
L’individuazione delle Aree Interne avviene attraverso l’analisi di una serie di indicatori socio-economici, territoriali e demografici, tra cui la densità di popolazione, il tasso di disoccupazione, la presenza di servizi essenziali (ad es. scuole, ospedali, mezzi di trasporto), il grado di isolamento geografico, la presenza di risorse naturali e culturali, la disponibilità di infrastrutture di comunicazione e di trasporto.
La definizione di Area Interna, quindi, è finalizzata a individuare quelle zone del territorio nazionale che necessitano di interventi specifici per contrastare la marginalità, lo spopolamento e la perdita di attrattività economica, sociale e culturale. Sebbene molte delle Aree Interne siano localizzate nelle regioni del Centro e del Sud, esse non sono limitate a queste: numerose sono infatti quelle ubicate al Nord Italia nei territori alpini e appenninici.
Tra i principali obiettivi della politica delle Aree Interne ci sono:
- Sostenere lo sviluppo economico attraverso la creazione di nuove opportunità di lavoro, l’attrazione di investimenti e l’incremento della competitività delle imprese locali.
- Potenziare i servizi pubblici, garantendo l’accesso a servizi essenziali come la sanità, l’istruzione e i trasporti.
- Favorire lo sviluppo turistico, valorizzando il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale delle Aree Interne per promuovere il turismo sostenibile e la crescita economica.
- Promuovere la coesione sociale, sostenendo le comunità locali nella valorizzazione della propria identità culturale e nello sviluppo di progetti di inclusione sociale.
Per raggiungere questi obiettivi, il Governo Italiano ha istituito un Fondo per le Aree Interne che prevede la destinazione di risorse finanziarie per la realizzazione di interventi di sviluppo territoriale e per il sostegno alle imprese e alle attività produttive. Inoltre, sono stati previsti strumenti di coordinamento tra le diverse istituzioni e i soggetti coinvolti nella gestione della politica delle Aree Interne, al fine di garantire una maggiore efficienza ed efficacia degli interventi.
Molti bandi e politiche coordinate
Molteplici bandi e fondi sono stati creati e coordinati tra loro per sostenere le Aree Interne: alcuni di essi sono espressamente nati all’interno di questa politica di sviluppo locale, mentre altri, pur nascendo in altri ambiti, presentano finalità e destinatari in linea con essa.
Tra i primi si possono citare:
- il Fondo per le Aree Interne: istituito nel 2017, questo fondo ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo economico e sociale delle Aree Interne attraverso l’attuazione di progetti e interventi di diversa natura. Il fondo prevede la destinazione di risorse finanziarie a sostegno delle imprese, delle attività produttive, dei servizi pubblici e della valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico;
- i fondi, costituiti con il DPCM 24/09/2020, per sostenere le piccole imprese delle Aree Interne particolarmente colpite dall’Emergenza Covid-19, erogati ai Comuni per aiutare le imprese del commercio di vicinato e dell’artigianato e ridurre il rischio di un ulteriore intensificarsi della desertificazione commerciale;
- il Fondo di sostegno ai Comuni marginali per le annualità 2021-2023, finalizzato all’adeguamento di immobili comunali da concedere ad attività locali, alla concessione di contributi per queste ultime o per stimolare il trasferimento di nuovi abitanti in queste zone;
- il Bando “Sviluppo e Coesione”, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico per finanziare progetti di sviluppo delle PMI, di internazionalizzazione, di innovazione e di ricerca, con particolare attenzione alle Aree Interne e alle regioni meno sviluppate.
Tra i secondi invece possiamo citare:
- il Bando “Smart Villages”, promosso dalla Commissione Europea, che finanzia progetti di sviluppo rurale che promuovono l’innovazione e la digitalizzazione delle comunità locali delle Aree Interne;
- il Programma “Leader”, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per finanziare (con i fondi della Politica Agricola Comunitaria) progetti di sviluppo rurale che valorizzano le risorse territoriali delle Aree Interne, in particolare quelle legate all’agricoltura, all’allevamento e alla silvicoltura.
Questi sono solo alcuni esempi di bandi e fondi disponibili per le Aree Interne. Oltre a questi, esistono anche altri strumenti finanziari, come i fondi strutturali europei e i programmi di cooperazione territoriale, che possono essere utilizzati per sostenerne lo sviluppo.
Se il tuo Comune fa parte di un’Area Interna e sei interessato a maggiori informazioni su questa importante politica di sviluppo locale, non esitare a contattarci per avere maggiori informazioni.