PA & Marketing Territoriale

Come abbiamo visto in un articolo precedente, le Aree Interne costituiscono territori rilevanti per lo sviluppo economico del nostro Paese, anche se fino a pochi anni fa trascurate nelle politiche di sviluppo nazionali. Il numero di persone che ci vivono è infatti elevato (poco più di 13 milioni di persone), anche se la superficie molto vasta (quasi il 59% di quella dell’intero Paese) le rende problematiche prima di tutto dal punto di vista delle infrastrutture.

Non solo opere pubbliche

Sono quindi necessari certamente investimenti importanti nella realizzazione, potenziamento o mantenimento delle infrastrutture di collegamento verso questi territori e a loro interno.

Tuttavia, una visione di sviluppo basata solo su questi elementi, per quanto importantissima. rischia di perdere di vista altri obiettivi molto rilevanti. Avere un territorio perfettamente servito dal punto di vista logistico è infatti una condizione necessaria ma non sufficiente al suo sviluppo.

Occorre che il territorio goda anche di elementi di vantaggio in grado di rendere questi territori attrattivi, in primo luogo per i giovani, in modo da contrastare o invertire i fenomeni di abbandono che svuotano i borghi e creano i circoli viziosi di progressiva desertificazione che purtroppo si sono sviluppati negli ultimi anni.

Il primo elemento rilevante è ovviamente un’economia florida, che, anche senza arrivare a tassi di crescita elevatissimi, garantisca però la certezza della presenza di aziende locali, che mantengono posti di lavoro in zona e contribuiscono (anche tramite il pagamento dei tributi locali) a rendere economicamente sostenibile l’erogazione dei servizi pubblici. Ma altri elementi possono contribuire ad andare in questa direzione.

Il ruolo della cultura nello sviluppo locale

La cultura, intesa in senso lato come insieme di attività, conoscenze, tradizioni e patrimonio storico di un luogo, è troppo spesso considerata nel nostro Paese una cosa, nella migliore delle ipotesi, bellissima in teoria, ma poco concreta e importante nella pratica (e totalmente inutile nella peggiore).

Si tratta di una visione miope, specie se si considera che l’Italia è il paese con più siti UNESCO al mondo. Questa visione non considera come la cultura possa essere uno degli asset di sviluppo del territorio su cui costruire non solo i valori della comunità locale, ma anche elementi e attività attrattive per il pubblico (sia italiano che straniero), a cui offrire prodotti e servizi in grado di far “girare” l’economia locale.

La cultura può costituire uno strumento di sviluppo del territorio, ma è necessario che tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati, siano disponibili ad assumere nuovi paradigmi che contemplino parole chiave come partecipazione, collaborazione e approccio intersettoriale. A questo può contribuire la quinta edizione del Bando Creative Living Lab.

Un nuovo bando per la cultura nelle Aree Interne

Il progetto Creative Living Lab nasce nel 2018 per finanziare progetti condivisi di rigenerazione urbana delle periferie italiane, intese come territori che vivono realtà di fragilità sociale, economica e ambientale. Il bando intende promuovere processi di rigenerazione dei territori periferici attraverso la realizzazione di microprogetti innovativi e di qualità, in ambito culturale e creativo, orientati alla trasformazione e al riutilizzo di spazi interstiziali, aree o edifici abbandonati o dismessi e zone di verde non curate.

Anche se non espressamente dedicato alle Aree Interne, il progetto è quindi particolarmente adatto alle loro caratteristiche. L’edizione 2023 del relativo bando è la quinta.

Il Bando Creative Living Lab è un’iniziativa della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per promuovere la cultura e la creatività contemporanea nei territori periferici. Al bando possono partecipare soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro. Tra questi soggetti possono esserci enti pubblici, fondazioni, associazioni culturali, enti del terzo settore senza scopo di lucro, università, centri di ricerca non profit e imprese sociali.

Tra gli obiettivi principali della quinta edizione di Creative Living Lab ci sono:

  • favorire il coinvolgimento delle comunità locali nei processi di rigenerazione urbana finalizzati a migliorare la qualità delle dinamiche sociali, culturali ed economiche nei territori di riferimento;
  • sperimentare e diffondere metodologie innovative e inclusive capaci di sviluppare il senso di identità e di appartenenza ai luoghi;
  • implementare la produzione di nuove opere, site-specific, performance teatrali e spettacoli dal vivo, in grado di attivare e valorizzare i luoghi di progetto;
  • sostenere percorsi di innovazione e trasformazione artistica, culturale e sociale e la ricerca e la produzione nell’ambito della creatività contemporanea.

Il Bando prevede un finanziamento complessivo di oltre 1 milione e 200 mila euro, divisi in 800.000 euro per il sostegno a progetti da realizzare in luoghi rigenerati, e 476.235 euro per la promozione di progetti da realizzare in luoghi ancora da rigenerare. I primi vengono finanziati al 100% fino a un massimo di 50.000 euro, i secondi al 100% fino a un massimo di 40.000 euro.

Il bando finanzia numerose tipologie di spese, purché strettamente connesse ai progetti da realizzare, che sono estremamente ampi nelle finalità e nelle tipologie di attività che si possono realizzare. Per questo, per maggiori dettagli rimandiamo agli allegati consultabili da questa pagina della DGCC del Ministero della Cultura.

Il Bando non è a sportello, ma a graduatoria valutativa, per cui si possono presentare progetti fino all’ultimo giorno utile. La scadenza per presentare le domande per il bando è il 16 maggio 2023 alle ore 16:00.

Author

Oliviero Cresta